La devozione a San Giovanni è molto antica. Questo lo testimonia una visita pastorale riportata dal canonico Minasi nel libro "Notizie Storiche sulla Città di Scilla".
Gli Scillesi hanno avuto verso questo Santo una devozione del tutto particolare come particolare è San Giovanni. Egli è  cugino ed anche compare di Gesù, così come recita l’antico rosario in vernacolo che i devoti ancora oggi rivolgono al Santo, ha annunciato la venuta di Cristo, lo ha Battezzato affinchè egli potesse iniziare la sua missione nel mondo "Questi è il mio Figlio prediletto".

Oggi la devozione verso questo Santo è legata alla chiesa omonima che si trova a San Giorgio, ma un tempo esisteva una chiesetta a Jaracari ,oggi rudere, e due cappellette dedicate sempre a San Giovanni, detto S.G. u primu, S.G. u menzu.
Oggi la chiesa di San Giovanni in San Giorgio versa in condizioni disastrose, l'incuria di quest’edificio sacro ha fatto sì che in pochi anni la struttura  subisca ingenti danni, che rendono inagibile la stessa..
Comunque le cappellette e la chiesetta di Jaracari, pur versando in condizioni molto precarie, (tranne la cappelletta di jaracari restaurata nel 1988 dai devoti di Scilla), non sono state mai dimenticate e ad esse sono legate molte tradizioni.

(cappella di San Giovanni a Ieracari)

Una mia parente proprietaria del terreno vicino alla chiesetta mi raccontava che un tempo, forse verso la fine del Settecento, un ragazzo mentre pascolava le pecore incontrò un uomo vestito di pelli (questo lo ricorda un dipinto conservato nella chiesa in San Giorgio dove si nota  come sfondo l'ambiente proprio dove sorge la chiesetta a Jaracari, mentre la pala d'altare della già citata chiesetta oggi è conservata nella chiesa di San Rocco), il ragazzo forse incuriosito chiese chi fosse, lui rispose che era San Giovanni. Lo stesso Santo, disse al ragazzo di raccontare quest'apparizione, affinchè la gente potesse andare a pregare (Come ricordavo in questi luoghi vi erano dei romitori basiliani dedicati a San Giovanni). La Voce si sparse in tutto il paese ed anche nei paesi vicini ed in Sicilia, molte persone giunsero in quei luoghi, e ricevettero molte grazie.

 

(via di San Giovanni)

Ancora oggi Il 24 mattina prima che sorga il sole, molte persone s’inerpicano a piedi nell'antica via di San Giovanni, per incontrarlo, figli degli antichi devoti che all'appello del Santo hanno risposto con Fiducia e Devozione. A lui raccontano le amarezze e le gioie della vita, le attese e le delusioni, chiedono una Bona Nuova, La Buona Novella che due Millenni fà annunciava la venuta di Cristo.

(Dipinto di San Giovanni - chiesa di San Rocco)

Quest’anno la Natività del precursore si è arricchita da quattro giorni di festa, Nel  giorno dedicato alla natività del Santo la comunità tutta si è riunita nella piazzetta antistante la chiesa di San Giovanni per la Santa Messa, al termine la statua è stata traslata nella chiesa di San Rocco dove rimarrà fino a domenica 27 giugno per poi far ritorno nell’omonima chiesa, una nuova iniziativa che è stata accolta con entusiasmo e devozione da parte di tutta la comunità. Considerata l'inagibilità della chiesetta di San Giovanni, San Rocco, Santo della Carità, ha ospitato un suo fratello "senza dimora".

Costantino Alfonzetti


 

Ultimo aggiornamento ( Martedì 29 Giugno 2010 18:45 )