Una casetta, un segno di amore e di carità in memoria di Mons Andrea Cassone.

La casa della carità di Scilla, per iniziativa del direttore don Mimmo Marturano e di tutti gli operatori, ha deciso di devolvere il ricavato delle offerte, raccolte in occasione della morte del caro vescovo, per compiere un gesto di generosità nei confronti dei poveri del mondo.

Con il dono di 1500 € consegnati al Gruppo India, fondato da Padre Mario Pesce, con cui la comunità scillese collabora da anni con iniziative umanitarie, è stata costruita una casetta destinata ad una famiglia indiana che porterà il nome di mons Andrea Cassone. Il vescovo di Rossano-Cariati, nonchè parroco di Scilla negli anni  '70, ha vissuto l'ultimo periodo della sua vita, quello più doloroso, alla casa della carità, dove è stato circondato dalle premurose cure degli operatori e dei suoi ex parrocchiani. Quando è stato arciprete di Scilla, lo stesso mons. Cassone ha dato un grande impulso al rilancio e all'ampliamento della casa. Un operato che non è stato dimenticato, ma anzi al momento della sofferenza la comunità non ha esitato ad esprimergli tutto  l'affetto possibile e questo gesto di sensibilità verso chi ha bisogno è un ulteriore segno di questa riconoscenza.

Per questo "regalo", ad esprimere gratitudine alla Casa della Carità non sono stati solo i responsabili del gruppo India, tra cui Suor M. Pia Baldini, ma soprattutto un grande grazie è arrivato via lettera da Biju e Viji e i loro figli Emmanuel ed Elgin e la nonna Clara, la famiglia (Foto)che godrà di questo dono e vedrà così alleviare la condizione di miseria in cui è costretta a vivere.

Giusy Nuri

Ultimo aggiornamento ( Martedì 30 Novembre 2010 22:13 )