"Un devastante terremoto ha colpito Port au Prince, la capitale di Haiti, provocando migliaia di vittime e danni enormi. Haiti è il paese più povero dell’America Latina ed è periodicamente provato da calamità naturali e crisi sociali. Dei circa nove milioni di abitanti - su una superficie che è poco più di quella della Sicilia – oltre la metà vive con meno di 1 dollaro al giorno. Non possiamo rimanere fermi dinanzi a tale tragedia, noi che abbiamo sperimentato il dramma del 1908" (S.E.Mons. Vittorio Mondello)

 

 

SCILLA, 28 dicembre 2009. Ore 5.20, la natura inghiottisce se stessa e Reggio, Messina, paesi, contrade, villaggi, dall’una e dall’altra parte dello Stretto, non sono più. Quell’immane tragedia descritta, studiata, ricordata negli anni, mobilitò l’intera nazione ed oltre nella nobile opera di soccorso. Ciò che accadde è sintetizzato nell’angoscioso racconto del  commendator Giuseppe d’Amico-Gullì, futuro sindaco della cittadina della Costa Viola. "Era buio, pioveva. Strade ingombre di materiale, fili della luce elettrica, vetri. Fui costretto a tornar su a fuggi fuggi tirar qualche coperta avvolgere mia madre adagiarla sulle spalle e fuggire al largo. In piazza del duomo ove ci accampammo sino all’alba, si raccoglievano i fuggiaschi del quartiere Chianalea, i feriti e qualche cadavere. Le scosse continuavano. Nulla si sapeva finché fu giorno dei due quartieri perché le strade ingombre e le case che minacciavano di cadere cioè quelle che rimasero. Dalla piazza del Duomo, dove ripeto eravamo raccolti, calmato il primo frastuono giungevano a noi lamenti, grida strazianti di morte. Inconscio del pericolo per quanto ho potuto mi son dato al salvataggio. Mi giunse lamento del povero Don Nunzio Canonico Vita – Mi slancio dalla piazza lo prendo in braccio, perché molto piccolo di statura, e lo porto al sicuro in piazza. Era anche lui con la sola camicia da notte. Intento a far qualcosa di buono, mi vedo afferrato da Ettore Florio che al chiaro di un fascio di cannicciole cercava qualche aiuto per potergli salvare il padre. Alle sue preghiere commoventi, per quanto la famiglia mi trattenesse, sono riuscito appena in tempo di salvarlo mentre la balia Donna Rosaria, per quanto io abbia chiamato e battuto non dava segni di esistenza – si è vista dopo morta".


HAITI: UN'ENORME CATASTROFE

La Caritas accanto alla popolazione colpita dal violentissimo sisma. Un appello per gli aiuti

Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte, specificando nella causale: Emergenza terremoto Haiti, a:

Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013

Caritas Diocesana di Reggio Calabria tramite:
1. c/c postale n ,1241 0890
2. presso la Segreteria in Via
T. Campanella, 63/b i giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 12.00

 

 

Ultimo aggiornamento ( Sabato 23 Gennaio 2010 14:09 )