In cammino con i Re Magi alla ricerca della fede
"Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono". E' l'episodio riportato nel Vangelo di Matteo (2,1-12), che racconta di tre Magi, che giunsero dall' Oriente, seguendo i segni di una stella, per adorare il Bambino Gesù e per portargli in dono: oro, incenso e mirra. Tre personaggi misteriosi e affascinanti, che la tradizione cristiana identifica come Baldassarre, Melchiorre e Gaspare. Il viaggio dei tre Re per rendere omaggio al neonato Re D'Israele, riconoscendolo come Dio, è stato ripercorso simbolicamente dalla comunità parrocchiale scillese, con la Sacra Rappresentazione dei Magi, per iniziativa del Centro pastorale "Grandi Eventi e Pietà Popolare", in collaborazione con il centro "Liturgia e Spiritualità".
La comunità si è messa in cammino seguendo i Magi, in un percorso iniziato dal tabernacolo della Chiesa Matrice fino in piazza San Rocco. Col sottofondo della musica natalizia suonata dagli zampognari e dal gruppo folcloristico "Le Sirene", i Magi hanno seguito la Stella che li ha portati davanti alla Sacra Famiglia.
Davanti alla Chiesa di San Rocco, in una capanna appositamente allestita, vi erano Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù, interpretati da una giovane famiglia scillese, che attendevano l'arrivo dei Magi.
I tre Re davanti alla capanna, col sottofondo dell'Inno della Chiusura della Porta Santa cantato dal coro parrocchiale, ad uno ad uno si sono inchinati davanti al Bambino in segno di adorazione e ponendogli ai suoi piedi i doni. Tutto il corteo lì presente ha seguito la Sacra Famiglia e i Magi nell'ingresso in Chiesa attraverso la capanna per partecipare alla celebrazione della Santa Messa. Un passaggio che acquista un significato simbolico, dove la nostra fede passa attraverso l'adorazione di Gesù e il riconoscerlo come nostro Dio, proprio come fecero i Magi.
Un viaggio quello di Melchiorre, Baldassarre e Gaspare che è il percorso spirituale di ogni cristiano. "Mettersi in cammino, imparando a riconoscere i segni del Cielo" è il monito di don Francesco nella sua omelia. Una stella ha guidato i Re nella notte, dove oggi purtroppo la notte diventa il tempo dove "si organizza il male". E' inevitabile il riferimento del parroco a quelli che sono le ultime vicende di cronaca che hanno portato la Calabria, per l'ennesima volta, ad essere luogo di attentati e di violenze. Per questo motivo, l'Epifania, che ricorda la visita dei Magi a Gesù, diventa l'invito a tutta l'umanità a mettersi alla ricerca della fede, seguendo i segni che Dio dà ad ognuno di noi.
Giusy Nuri
Ultimo aggiornamento ( Domenica 10 Gennaio 2010 17:12 )