La Giornata Internazionale della Donna è una festività celebrata l'8 marzo di ogni anno, che intende ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, che le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Un'occasione, quindi, per riflettere sul ruolo femminile nella società contemporanea, ma anche per un incontro con le amiche.

La festa è stata istituita nel secolo scorso e la scelta è caduta su questa data per una serie di possibili spiegazioni, tutte legate comunque ad eventi in cui la centralità della figura femminile è stata messa in forte rilievo. Di solito si collega l'otto marzo con un evento che ebbe luogo nel 1908, quando le operaie dell'industria tessile "Cotton" di New York scioperarono per protestare contro le condizioni disumane in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario della fabbrica bloccò tutte le porte dello stabilimento per impedire alle donne di uscire, ma all’interno scoppiò un incendio e le 129 lavoratrici imprigionate morirono nel rogo. Questa data venne in seguito proposta come giornata di lotta internazionale a favore delle donne da Rosa Luxemburg, teorica della rivoluzione marxista.

Al di là delle ragioni storiche, l'istituzione della festa in questa data risale alla Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, nel 1910, in cui si decise di istituire, su proposta della socialdemocratica tedesca Klara Zetkin, la "Giornata Internazionale della Donna", fissandone la data all'8 marzo di ogni anno: spirito e scopo di quella giornata era, ed è tuttora, ottenere per le donne una parità di trattamento rispetto agli uomini. In seguito alla seconda guerra mondiale nacque l'Udi (Unione Donne Italiane), che preparò il primo 8 marzo nell'Italia libera, proponendo di farne una giornata per il riconoscimento dei diritti sociali e politici delle donne, e scelse la mimosa come simbolo della giornata.

Nel giorno dedicato alla donna, il gruppo Futuro Donna ha riservato un momento particolare al ricordo delle donne Scillesi nella società e nel tempo. Il gruppo, ospitato nella sala conferenze della Casa della Carità, ha mostrato delle foto con protagoniste le donne scillesi del passato e non solo. Il tutto allietato dal simpatico intervento della Filodrammatica Scillese “L. Pontillo”e da alcuni intervalli musicali di Francesca Leotta. Anche grazie al lavoro delle donne, Scilla è stato un centro florido che ha visto primati importanti tra cui l’elezione del primo Sindaco donna in Italia nel 1952, Assunta Paladino Brancacci e più recentemente la prima donna vigile Franca Giordano e la prima capostazione Maria Galletta. Donne che dedicavano la loro vita al lavoro casalingo e all’educazione dei figli, ma non solo! La donna scillese era una donna contadina, allevatrice di animali, in particolare del baco da seta per la tessitura, sarta e ancora aiutava il marito nell’attività della pesca, si impegnava nella costruzione di case trasportando i mattoni, era ostetrica, infermiera, ecc. È grazie a loro se oggi le donne scillesi sono quelle che sono. Avvocati, medici, architetti, impegnate nella politica, compiti che in passato erano svolti esclusivamente dagli uomini. Donne che nonostante la loro emancipazione, non hanno abbandonato il ruolo principale, la cura della propria famiglia.

Santina De Franco


Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 10 Marzo 2010 12:43 )