XXV T.O.
L’ARTE DELL’UMILTA’
Prodigio di un Dio-Uomo
Vero Dio,
non considerasti “un tesoro geloso”
la tua divinità,
ma ti sei fatto uomo, incarnandoti nel seno verginale
di un’umile fanciulla di Nazareth
e riversando in Lei i tesori della tua divinità.
Uomo di Galilea,
nel corso della tua vita terrena,
non hai esitato ad essere esempio
di vera umiltà e autentico servizio;
divenuto servo, per amor nostro,
hai lavato per primo i piedi ai tuoi Apostoli,
invitando tutti a conformarsi a Te: “mite e umile di cuore!”.
Divino Maestro,
indica anche a noi la via dell’umiltà,
del nascondimento, del silenzio …
di quel silenzio che non è assenza di Dio,
ma pienezza, ricchezza … confidenza filiale!
Dimora della Trinità,
un frammento di Pane … poche gocce di Vino …
e il miracolo si compie!
Basta questo per perpetuare la Tua Presenza in mezzo a noi.
Sposo dolcissimo delle nostre anime,
infiamma i nostri cuori d’Amore Eucaristico,
di quell’ardore che non conosce altro che Te!
“Chiudici” con Te nel Tabernacolo,
perché la nostra Adorazione non cessi,
né conosca confini o limiti temporali!
Donaci la gioia lodarti e benedirti in eterno
e cantare senza fine l’inno dei beati in cielo:
“Santo, Santo, Santoil Signore Dio, l’Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene.Il Dio-con-noi”.
E Tu, Maria,
fulgida Stella … aurora della Creazione … “ecco i tuoi figli!”
Lenisci, o Madre cara,
ogni nostra sofferenza,
asciuga le lacrime dei tuoi figli,
prendici per mano affinché, sotto la tua materna protezione,
possiamo crescere in Santità di vita!
Amen, Alleluja!
Ultimo aggiornamento ( Lunedì 21 Settembre 2009 06:51 )