Stiamo per entrare nel Santuario della nostra Vocazione, nel momento che determina il nostro essere Missionari dell’Unità, vero centro del nostro servire l’Unità dei Cuori, origine e fonte del dono dell’Unità. Questo momento della vita di Gesù è il Getzemani, l’orto degli ulivi, è la sera del Giovedì Santo. Gesù ha appena istituito l’Eucaristia e si è avviato verso il Suo destino, che gli riserverà la Croce e la Morte. Nell’ultima Preghiera al Padre Gesù eleva queste parole:

«Padre…consacrali nella Verità. La Tua Parola è Verità. Come Tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro Io consacro Me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella Verità». (Gv 17, 17 – 19)

Gesù, in questa Preghiera, raggiunge l’apice ed il senso compiuto del Suo offrirsi al Padre per noi, è cosciente che il Suo dare la vita, ha lo scopo di generare la Verità in tutti coloro che accoglieranno questa Preghiera. È la Verità capita, vissuta e testimoniata che fa di ogni vita lo specchio della volontà del Padre. È la Verità che ci rende liberi. È la Verità che ci da gli strumenti per combattere il divisore che è menzognero sin da principio. È lo Spirito di Verità, il dono promesso da Gesù per tutti coloro che lo avrebbero accolto nel cuore.

Il vero problema del nostro essere Cristiani è divenire consapevoli della potenza che questa preghiera ha; infatti, noi non siamo coscienti che in quel momento Gesù, vero Uomo e Vero Dio, accetta di morire perché io…..tu, possiamo vivere la Verità scritta nella nostra creazione, che il Padre ha scelto, voluto ed amato per ciascuno di noi e per l’Umanità intera.

La Preghiera per la Consacrazione nella Verità, è la Preghiera di Gesù e a noi è chiesto solo di prenderne coscienza e di accettare che Gesù la elevi al Padre, perché la Verità su di noi possa compiersi in pienezza.

Infatti, essa si svolge nella semplice lettura del capitolo 17 di Giovanni accompagnato da un silenzioso ed intimo «Sì» al Padre, perché la Preghiera di Gesù abbia frutto compiuto in ciascuno di noi.

La Consacrazione nella Verità può operarla solo il Padre, per la Preghiera di Gesù e per la nostra libera e cosciente accettazione. L’effetto della Grazia che questo momento produce è relativo all’ampiezza del nostro «Sì», che rimette a Dio il dove, il quando ed il come compiere la Sua Verità su di noi.

In fondo è prendere coscienza della salvezza che Gesù ha operato e che continua ad operare nella nostra vita, quando il nostro «Sì» persiste e si rinnova, rimanendo aperto alle soluzioni che Dio opererà, nei Suoi tempi e nei Suoi modi.

L’altro aspetto che contraddistingue questo momento centrale della Vita di Gesù, e quindi della nostra Fede, è l’Unità. Infatti, quasi fosse il frutto dei versetti precedenti, il capitolo 17 di Giovanni continua così:

 «Padre….non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in Me; perché tutti siano una cosa sola. Come Tu, Padre, sei in Me e Io in Te siano anch’essi in Noi una cosa sola, perché il mondo creda che Tu mi hai mandato». (Gv 17, 20-21)

L’accettazione del Sacrificio di Gesù, porta a noi la Verità che ci rende liberi e ci unisce al Padre mediante il dono dello Spirito Santo. Quest'Unità costruita in noi diviene poi strumento di credibilità nei confronti del mondo.

Ecco il cuore della nostra missione, che è di tutta la Chiesa, di ogni Cristiano, ma che per noi diviene vera e propria caratteristica Vocazionale, per cui l’Unità è prodotta dalla risposta del Padre alla Preghiera e al Sacrificio di Gesù e per l’accoglienza di ciascuno di noi, e che può e deve essere portata fino agli estremi confini della sofferenza dell’Uomo.

La Dimensione Contemplativa e la Dimensione Eucaristica che generano la Dimensione Missionaria: questi sono gli Elementi della Vocazione che il Signore ha costruito pezzo per pezzo in questi anni e che noi con tanta fatica e imprecisione abbiamo cercato di fissare nelle indicazioni che ora vi vengono fornite. Nessuno può costruirsi una Vocazione da solo, può solo accoglierla da Dio, aprendo il proprio cuore a Lui attraverso un «Sì» totale e sincero. Viviamo con serietà e spirito di Fede il momento che sarà proposto per accogliere la Preghiera di Gesù, ricordando che ogni Giovedì Santo è occasione unica ed irripetibile per rinnovare ed alimentare la consapevolezza della chiamata che il Signore ci ha rivolto, nel chiederci di servirlo nella Chiesa come Missionari della Sua Unità, per l’Unità di tutti gli Uomini col Padre.

È bene che la Consacrazione nella Verità, mediante la lettura dell’intero capitolo 17 del Vangelo di Giovanni, venga fatta nella Veglia del Giovedì Santo, subito dopo la Celebrazione Eucaristica denominata “In Coena Domini”, in ricordo dell’Ultima Cena.

Tutta la Comunità si farà vicina ai nuovi Fratelli e Sorelle davanti al Santissimo con i nostri Sacerdoti, e sarà, per tutti, l’occasione per rinnovare la propria Consacrazione nella Verità.

Nell’occasione si può proporre la Veglia notturna, per far compagnia a Gesù nel momento di maggiore solitudine che Egli ha vissuto nell’attesa del tradimento di Giuda e degli eventi del Venerdì Santo. È un'esperienza che lascia il segno, vero cuore dell’intera Liturgia e quindi del cammino che vi proponiamo. Ove possibile, si viva la Veglia col Santissimo esposto o semplicemente accanto al Tabernacolo.

Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Ottobre 2010 11:23 )