Verso la ricostruzione della Chiesa di San Giovanni
Con questo scritto, si vuole rendere partecipi, del lavoro fin qui svolto relativo alla tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare della Parrocchia, e delle ultime novità, gli utenti della rete che si affacciano a visitare il nostro sito.
Sabato 2 Aprile 2011, presso la Chiesa di S. Giovanni, si è svolto l’atteso incontro tra il Gruppo Parrocchiale Beni Culturali coordinato dallo scrivente, attivo in Parrocchia con una intensa attività a supporto delle scelte del Parroco in ordine alla difesa e valorizzazione del patrimonio culturale e storico-artistico, ed il progettista dell’intervento di recupero sulla chiesa di S.Giovanni Arch. Mimma Currò affiancata dal consulente dott.ssa Alessia Bianco dell’Università Mediterranea, Dipartimento PAU, per fare il punto dello stato dell’arte relativo alla progettazione dell’intervento di recupero dell’immobile. Era presente, introducendo l’incontro, il Parroco don Francesco Cuzzocrea e la quasi· totalità dei componenti il Gruppo.
A causa delle specificità rilevate e delle esperienze implementate in episodi analoghi (episodio della ricostruzione della Chiesa omologa di Santa Georgia in Scido), la parrocchia di Scilla, per la progettazione e la realizzazione del manufatto ligneo, si è convenzionata con l’Università di RC, dipartimento PAU, che si è impegnata a fornire, a titolo completamente gratuito, assistenza e competenze alla parrocchia medesima.
Attraverso l’incontro si è potuto dare luogo ad un interessante trasferimento di competenze tra le parti che determinerà effetti certamente positivi sulla puntualità degli interventi progettuali previsti. L’impegno dei progettisti-consulenti è stato quello della presentazione della versione definitiva del progetto entro 10-15 giorni per poterlo presentare agli organismi competenti per Il rilascio delle autorizzazioni previste per legge.
La parrocchia, intanto, grazie all’apporto degli stessi progettisti che hanno prodotto le relative progettazioni preliminari, ha rivolto istanza di contributo ai sensi della LR n. 21 del 12.04.1990 sul finanziamento delle opere di culto, alla Regione Calabria Assessorato ai Lavori Pubblici, (scadenza 31.03.2011) richiedendo appositi fondi per la Chiesa di San Giovanni oltre che per le chiese di San Rocco, S.Croce e S.Giuseppe per complessivi € 615.675,32. In pari data il Comune con attività concertata, avanzava istanza alla Regione Calabria per 300.000,00 euro per la Chiesa Madre.
Intanto prosegue l’attività dei gruppi impegnati nella raccolta dei fondi tra i cittadini di Scilla che, ad oggi, ha determinato la raccolta di ben € 22.500,00 sui € 92.361,49 previsti di cui € 70.278,06 di soli lavori. Come è dato vedere dalle cifre la forbice tra raccolta e progetto è ancora ampia ma va sempre più emergendo significativamente l’attaccamento della popolazione a tale “baracca” in legno dove, a seguito dell’attività di censimento delle opere d’arte avviata, si sono rilevati ben 50 oggetti di indubbio interesse storico-artistico!
Tale chiesa è stata donata da Papa Pio X alla popolazione di Scilla colpita dal sisma del 1908 e, tranne un improvvido intervento di ricostruzione della facciata ricostruita in muratura, conserva intatte diverse specificità che la rendono un unicum nel panorama degli edifici-baracche post-terremoto e la sola esistente con transetto, quindi assolutamente da preservare dal degrado incombente.
Vi è da dire, altresì, che per tale edificio è stata avanzata istanza di riconoscimento di interesse storico-artistico, in istruttoria presso gli uffici della Curia prima del definitivo riconoscimento della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici, ai sensi del Decreto Lgs n. 42 del 22.1.2004 (Codice dei Beni Culturali). Dopo l’emissione dell’apposito decreto Scilla potrà fregiarsi di una altra gemma “certificata”.
Il passo successivo sarà la presentazione del progetto definitivo e delle modalità di intervento in power-point sia ai gruppi impegnati per i lavori di recupero della chiesetta in legno, che alla comunità parrocchiale e, quindi, alla popolazione tutta,· durante una significativa cerimonia che sarà organizzata entro questo mese in cui il parroco firmerà la convenzione con l’Università che viene considerata, di fatto, già operativa.
Una volta ottenute le autorizzazioni richieste, si spera prima di questa estate, raccolta fondi permettendo, si potrà passare alla vera e propria fase operativa con l’installazione del cantiere dei lavori. Ovviamente, é un lavoro in progress poiché sono presenti alcune variabili non strettamente prevedibili come quella della raccolta delle somme, tra privati e pubblico, che siano sufficienti per consentire l’avvio dei lavori in relativa tranquillità, nel senso che le opere previste vengano portate a termine. Si spera non solo nella fattiva collaborazione dei fedeli e della popolazione tutta, per l’indubbio taglio culturale e di rafforzamento dei processi identitari a cui rimanda l’Intervento de quo, ma anche della risposta degli Enti Locali e della Regione alle richieste di contributo avanzate.
Altre forme di finanziamento si stanno studiando, e probabilmente mettendo in cantiere a presto, come una raccolta di fondi attraverso i social network con una idea innovativa proposta da Mimmo Sgroi, sponsorizzazioni e coinvolgimento di fondazioni bancarie.
Ovviamente si spera, oltre che nelle entrate derivanti alla parrocchia dai fondi relativi al 5x1000 su cui bisognerebbe insistere molto nei confronti del cittadino-contribuente, nell’imminente adempimento fiscale, affinchè apponga la firma e il codice fiscale della nostra parrocchia 80013150802 nell'apposito spazio dei modelli CUD, UNICO e 730, anche nel …benefattore che in forma riservata o palese, considerato la serietà degli intenti e la qualità del processo intrapreso dimostrato dal un rapporto ad hoc con l’Università Mediterranea per il recupero di tale importante manufatto ligneo, possa determinare con la consistenza di eventuale lascito apporti significativi al progetto intrapreso dalla comunità Parrocchiale.
Tra le fonti di finanziamento perseguite dalla Parrocchia, e di cui ne ha pieno diritto ai sensi dell’Art 7 della L.R. 21/90 citata, non può essere sottaciuta quella derivante dall’accantonamento, in suo favore, di una percentuale, oscillante dal 10 al 30%, dei fondi incassati dal Comune a valere sul pagamento, da parte dei cittadini, degli oneri di urbanizzazione che, a causa delle ben note difficoltà di bilancio che nascondono, a dir il vero, la generale e diffusa incuria nella gestione delle risorse pubbliche, mai il Comune di Scilla ha versato alla Parrocchia pur se dovuti per legge.
Nel corso di apposito partecipato incontro con il Sindaco nel mese di gennaio scorso, maturato a seguito nostra richiesta nell’ambito della sensibilizzazione degli enti sulla necessità di intervenire sui cornicioni della nostra Chiesa Madre, avevamo avanzato la semplice richiesta della sola quantificazione del debito fin qui maturato dal Comune nei confronti della Parrocchia. Ciò al fine di non ingenerare, ove la richiesta fosse, viceversa e come nei nostri diritti, di pretese finanziarie, visto il periodo pre-elettorale, possibili strumentalizzazioni di parte, su remoti supposti tentativi di mettere in difficoltà chicchessia. Quantificazione che, ancora, molto stranamente, attendiamo: si ha paura, mi domando, della verità dei numeri? E bene chiarire che la Parrocchia ha diritto alla verità, per come dettano i documenti dei vescovi e dello stesso pontefice, ed a ricevere quelle somme non intende rinunciare perchè è un diritto di tutta popolazione di ogni colore politico, viste le stesse attività stimolate in ogni settore e con successo (vedi grande partecipazione all’inaugurazione del campo sportivo ripulito) applicando il principio delle competenze e di sussidiarietà rovesciato per come erroneamente si usa da queste parti.
Da quella data aspettiamo pure di sapere a quanto ammonta e se ci verrà concesso apposito contributo della Provincia finalizzato ad interventi sulla Chiesa Matrice: una risposta che, anche su questo fronte, a giudicare dal ritardo, aspetteremo invano. "Mi sembra strano che il solo anno che ci siamo rivolti al Sindaco per un contributo noi non otteniamo niente quando, in precedenza, avevamo ottenuto contributi di € 2.000,00 per il 2009 e di € 6.000,00 per il 2010.
Piccole cose, certo! Ecco perchè avevamo chiesto al sindaco di fare la voce grossa, per reclamare, con la scusante del pericolo dei cornicioni di cui x giorni si è occupata la stampa, un consistente contributo per tutta la chiesa e da poter utilizzare anche per sistemare il salone parrocchiale dove anche l'impianto elettrico non è a norma e la sala non agibile e magari, anche, per il futuro museo da fare nella stessa chiesa! Esistiamo o no per la Provincia a fronte di centinaia di milioni di contributi elargiti annualmente? L'attenzione di questi enti é rapportata alla bellezza ed importanza dei centri o, invece, non é guidata da altre logiche? Sarebbe un bell'esempio di democrazia che lo stesso sindaco avvertisse la sensibilità, e chiunque in un paese normale lo farebbe, di rispondere in diretta ai quesiti ed alle argomentazioni poste, su queste stesse pagine del sito visto che non è un giornale di partito ma essendo della parrocchia é anche il suo, portandoci qualche bella sperata notizia in ordine al finanziamento della Provincia di cui a tutti, io per primo, ci farebbe piacere rendere merito. Certo, c'è la strada della Regione, ma quello è tutt'altro discorso... E la Parrocchia con il suo parroco non e solo quella che ospita a convegni e invita a presenziare a manifestazioni ed inaugurazioni ma anche questa.
Chiudendo questa riflessione e riprendendo l'informativa su S.Giovanni l’Intendimento del coordinamento delle iniziative e delle attività tecniche è quello di avviare i lavori subito dopo le festività di S. Rocco per essere conclusi, almeno per il manto di copertura e le opere esterne, prima del mese di novembre ovviamente 2011.
Non si mancherà di dare corpo ad ogni iniziativa utile e sforzo necessario per ridonare alla comunità di Scilla questo gioiello d’arte lignea e di pregnante spiritualità nell’intento di fare rivivere antiche, e si spera mai sopite, consuetudine liturgiche (Tredicina e Novena ) legate al culto dei santi Antonio e Giovanni.
Ogni iniziativa, però, per quanto importante, ove non venisse accompagnata dal manifesto interesse della stragrande maggioranza dei fedeli e dai giovani soprattutto, che, quantomeno quelli piu sensibili,· dovrebbero avvicinarsi a questo gruppo parrocchiale composto dai vari Rocco Panuccio, Ciccio Sidari, Ciccio Burzomato Costantino Alfonzetti, Angela Scarano, Alessandro Delorenzo, Peppe Fontana, Francesco Picone ai quali speriamo se ne aggiungano in modo “organico” tanti altri ad iniziare da Placido Cardona, a Mimmo Sgroi e Giovanni Pirrotta , rischia di alimentare nuove solitudini e rinnovati sensi di angoscia, frustrazioni, e di impotenza ruotanti attorno all’eterno dilemma se impegnarsi su queste tematiche a Scilla, anche in ambito ecclesiastico, sia perfettamente inutile o meno.
Pietro Bova
Ultimo aggiornamento ( Lunedì 11 Aprile 2011 23:26 )