“Affidamento a Gesù”
“Affidamento a Gesù”
Mi piace iniziare questa mia testimonianza con le parole che Giovanni il Battista esclamò quando vide Gesù nel Giordano: ”Ecco l’Agnello di Dio” (Gv 1,36), parole che ancora oggi durante la Celebrazione Eucaristica prima di ricevere la Santa Comunione vengono ripetute dal sacerdote quando eleva l’Ostia Consacrata: “Ecco l’Agnello di Dio”!
In altre parole ecco realmente Gesù, il Pane della Vita disceso dal cielo, è a Lui che ci dobbiamo accostare sia comunitariamente che personalmente, come affermò il Santo Padre Giovanni Paolo II: “Il nostro modo comunitario di adorare durante la Santa Messa deve andare di pari passo con il nostro amore personale per Gesù nelle ore di adorazione, affinché il nostro amore per Gesù sia completo”.
Noi a Scilla, nella nostra Parrocchia, da circa tre anni abbiamo la possibilità di percorrere questo intenso cammino riunendoci come famiglia parrocchiale per glorificare Gesù nella lode comunitaria e, attraverso l’Adorazione Eucaristica Perpetua, approfondire notte e giorno senza sosta la nostra unione con Gesù sviluppando nello stesso tempo una forte relazione personale con Lui, adorandoLo nel Santissimo Sacramento.
Oggi la mia fede e il mio amore per Gesù mi portano a riconoscere che sotto le apparenze dell’Ostia Consacrata c’è l’Agnello di Dio venuto a salvarmi. La Sua opera di misericordia e di salvezza ovviamente è riservata ad ognuno di noi, e per questo penso che sia doveroso rendergli grazie con la nostra Adorazione, scoprendo sempre più attraverso la preghiera personale il segreto della Sua presenza.
Io ho scelto di adorare Gesù dalle 2 alle 4 nel cuore della notte per gustare in quel silenzio assordante la Sua viva presenza. Sono state le Sue parole a farmi compiere questa scelta: “Nella notte in cui fu tradito Egli prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiatene tutti ... ”.
L’Eucaristia è stata istituita di notte, è bello soffermarsi nel silenzio della notte a contemplare ed adorare questo mistero.
Giuda tradì di notte “Nella notte in cui fu tradito ... il peccato sinonimo di notte di tenebra e il più grande tradimento verso Gesù, è il peccato che conduce alla Croce Cristo; io ritengo sia doveroso per un cristiano pregare in riparazione ai molti tradimenti e allontanamenti dell’umanità dall’Amore che è Via che conduce alla Salvezza. Sempre di notte nel Giardino degli Ulivi Gesù invitò gli apostoli a vegliare e a pregare con Lui per non cadere in tentazione, al suo ritorno li trovò addormentati e si lamentò con loro dicendo: “Così non avete saputo vegliare un’ora sola con me?”.
Signore quanto tempo sprechiamo a rincorrere le mode che il mondo ci propone e mentre agonizzante Tu sudi sangue per noi, non siamo capaci di dedicarti nemmeno un’ora? Signore quanto tempo perdiamo in inutili discorsi oppure a denigrare il fratello mentre Tu, nel buio della notte, rimani solo abbandonato dagli amici? Signore è bello passare qualche ora della notte per rispondere a quell’invito di vegliare insieme a Te.
Il Tuo invito Gesù è rivolto a tutti noi: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò”.
Ancora una volta Gesù, con questa chiamata mi sorprendi; dovremmo essere noi che ti abbiamo tradito, abbandonato, condannato e crocifisso, a venire in soccorso delle Tue sofferenze, invece Tu ci inviti a venire da Te per consolarci e sostenerci per risollevarci dalle nostre continue cadute. Quanto è grande e smisurato il Tuo Amore! Quanto è infinita la Tua Misericordia!
Sono queste parole Tue, che dobbiamo accogliere tutti noi con gratitudine e con fede. Sono parole che Tu hai proferito, per la nostra salvezza. Dalla Tua bocca le dobbiamo prendere con gioia, per farle penetrare più profondamente nel nostro cuore. Parole di così grande misericordia, piene di dolcezza e di amore, ci sollevano; ma ci atterriscono i nostri peccati, e la nostra coscienza non pura ci impedisce di ricevere sì grandi misteri.
La dolcezza delle Tue parole ci spinge verso di Te, ma poi ci attarda il cumulo dei nostri difetti. Nonostante ciò Tu ci inviti ad accostarci a Te con fiducia, a stare intimamente in Te; Tu ci inviti a ricevere il cibo dell’immortalità, a conquistare la vita eterna e la gloria. “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò”.
Dolce all’orecchio del peccatore e piena d’intimità questa parola; una parola con la quale Tu, o Signore Dio mio, inviti noi, miseri e poveri, alla comunione del tuo Corpo Santissimo. Tu dici “Venite a me tutti”. Ci ritieni tutti degni della tua misericordiosa, la Tua chiamata è un invito pieno di intima amicizia. Tu autore della legge e datore della vita Ti doni a noi che molte volte abbiamo offeso il Tuo volto tanto benigno. Noi con il nostro umile e misero cuore riconoscenti della nostra pochezza, siamo chiamati a ricambiare l’amore incondizionato e perpetuo che Tu ci dai.
Che atto stupendo ognuno di noi può compiere; pregare, affinché da quel Tabernacolo possa sgorgare quell’acqua viva, purificatrice, che è capace di curare e rimarginare le nostre ferite che ci allontanano da Te. Con l’Adorazione Eucaristica Perpetua Gesù ha mantenuto fino in fondo la Sua Parola: “Io sono con voi tutti i giorni…”.
Gesù Eucarestia è il mistero di presenza, per mezzo del quale si realizza in modo sommo la promessa di Gesù di restare con noi fino alla fine del mondo. Sei proprio qui, accanto a noi, ci sei Tu, nostro Dio, il Santo dei Santi, il Creatore degli uomini e il Signore degli Angeli.
Ti ringraziamo o Dio, invisibile Creatore del mondo, perché ci doni Tuo Figlio Gesù; com’è soave e misericordioso quello che concedi ai tuoi eletti, ai quali offri Te stesso, come cibo nel Sacramento. In questo Sacramento è data la grazia spirituale, è restaurata nell’anima la virtù perduta e torna l’innocenza, che era stata deturpata dal peccato. Gesù, sei Tu la nostra santificazione e la nostra redenzione, sei Tu il conforto di noi che siamo in cammino; sei Tu l’eterna gioia dei Santi.
Ti chiedo perdono, per tutte quelle persone che non si rendono conto di questo mistero di salvezza, letizia del cielo e fondamento di tutto il mondo. Che Tu sia ringraziato, o Gesù buono, pastore eterno, che con il Tuo Corpo prezioso e con il Tuo Sangue, Ti degni di ristorare noi poveri ed esuli, invitandoci a ricevere questi misteri con queste parole uscite dalla tua stessa bocca: “Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi, ed io vi ristorerò”.
Signore io sono e sarò sempre qui e mi affido a Te per essere ristorato dalla Tua Parola e dalla Tua Presenza d’amore infinita. Non finirò mai di ringraziarti soprattutto per aver scelto Scilla e la nostra Parrocchia come Tua Dimora Perpetua.
Nino Briganti
Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Ottobre 2010 09:10 )