La Santa Pasqua è alle porte, ma non possiamo arrivarci se non prima percorriamo il cammino di Quaresima che ci purifica e ci rende veri figli di Dio. Durante questo percorso dobbiamo volgere lo sguardo verso Gesù crocifisso e lasciarci trasfigurare il cuore, affinchè risorti in Lui possiamo diventare delle creature nuove.

Ogni cristiano ha il dovere di intraprendere questo cammino che lo porterà alla salvezza eterna. Gesù, il figlio di Dio, si immola continuamente per noi, per “lavare”, con il suo sangue, i nostri peccati e noi dobbiamo solo sforzarci di accogliere il suo immenso amore e riversarlo sui nostri fratelli così come dice San Giovanni Apostolo nella sua Prima Lettera (4,7-10). Quanto amore per tutta l’umanità da parte di Gesù!
Egli ci ha facilitato questo cammino con la sua salita al calvario, la sua morte e resurrezione; noi non dobbiamo fare altro che essere testimoni con le nostre azioni, le nostre famiglie, la nostra comunità.
La Quaresima ci da questa possibilità prima di farci godere della Santa Pasqua, anzi ci ricorda quanto Gesù ci ha amati con la sua passione e resurrezione. Dunque solo se sappiamo amare Gesù che è sempre con noi.

 

Per noi, figli di questa parrocchia, non dovrebbe essere difficile vivere questo cammino. Essendo Gesù presente giorno e notte, con l’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento, non dobbiamo andare lontano per sentire il suo abbraccio, per aprire il nostro cuore, per essere consolati, per gioire con Lui. In questi anni quante volte ci ha consolati, ci ha liberati dalle nostre angosce, ha moltiplicato le nostre gioie! Il bello è che ci presentiamo al Suo cospetto poveri e ritorniamo a casa ricchi. Solo chi non lo conosce non può provare certe emozioni!

Iniziare, dunque, questo cammino con Gesù sempre accanto vuol dire avere più forza di liberarci da tutto ciò che ci rende poveri, gretti e meschini, senza finzioni che ingannerebbero solo noi stessi rendendoci poco credibili agli occhi dei nostri fratelli.

L’Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, secondo me, è un avvicinamento che sa di miracoloso, un dono fatto a questa comunità che aveva bisogno di questo rapporto di fede diretto con Gesù. Da quando lo abbiamo ricevuto molti cuori sono stati guariti o convertiti. Sicuramente, nel silenzio dell’Adorazione, avviene un dialogo diretto con Gesù e, in quel momento, si riesce a rivivere tutta la Sua vita, dalla nascita alla morte, e a nostra volta fare un’analisi della nostra per cambiarla o migliorarla. Se poi, nel nostro cuore l’amore mette radici, non solo Gesù rimane sempre con noi, ma riusciamo a stare vicini anche a coloro che ci odiano fino a perdonarli.

Si esce dal suo tempio a malincuore e si diventa così forti tanto che ci si sente dentro una corazza. La gioia che si prova è molto contagiosa e ci fa testimoniare la presenza viva di Gesù. Solo se ci facciamo contagiare da questo amore possiamo dire di aver parlato con Gesù; se sentiamo una grande gioia che ci fa battere forte il cuore, se ci dona un senso infinito di pace e serenità che ci fa urlare di gioia per le difficoltà superate, sarà per tutti davvero una Santa Pasqua.

Maria Catalano

Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Ottobre 2010 09:09 )