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Carmine - Opere custodite

I tondi dipinti del Gullì

Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

IL SACRO CUORE DI GESU’

Domenico Gullì fu un pittore scillese attivo nella seconda metà del XIX secolo. Fra le sue opere vanno annoverate due tondi dipinti, raffiguranti il Sacro Cuore di Gesù e il Sacro Cuore di Maria, collocati sulle travi del tetto della chiesa della Madonna del Carmine. Il dipinto altraffigura, su fondo marrone, Gesù che mostra il suo Cuore rosso circondato da una raggiera bianca e sormontata dalla Croce. Cristo altha indosso una veste rossa su cui è posato un mantello blu. Un tralcio, dipinto in rosso su fondo bianco, di fiori e foglie e volute, incornicia la figura. In basso alta sinistra, su una voluta, la firma e la data: “Domenico Gullì dipinse 1887”.

IL SACRO CUORE DI MARIA

Il dipinto altraffigura, su fondo marrone, la Madonna che con le mani mostra il suo Cuore rosso trafitto dalla spada, circondato da una raggiera bianca e sormontato dalla fiamma. La Vergine altindossa una veste rosa ed è avvolta da un ampio mantello azzurro che le copre anche il capo. Un tralcio, altdipinto in rosso su fondo bianco di fiori, foglie e volute, incornicia le figure. In basso a sinistra, su una voluta, la firma e la data: “Domenico Gullì dipinse 1887”.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:32 )

 

I dipinti dell'Abside

 

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Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

 

LA MADONNA CON BAMBINO

Il dipinto raffigura, su fondo grigio, la Madonna che regge con il braccio sinistro il Bambino e tiene con la mano destra lo scettro. La Vergine, altcon lunghi capelli sciolti sulle spalle, indossa una lunga veste rossa ed è avvolta da un ampio mantello azzurro; il Bambino altha una veste bianca con larga fascia gialla. Hanno il capo incoronato e circondato da un’ampia aureola. L’opera può essere attribuita ad artista meridionale del XIX secolo. La cornice è dorata e finemente intagliata. Nella parte superiore, altla cornice è sormontata da un medaglione recante in alto rilievo lo stemma Mariano della A sovrapposta alla M. La cornice altpotrebbe essere stata realizzata da intagliatori locali.

SAN GIUSEPPE

Il dipinto raffigura San Giuseppe che indossa una veste marrone ed è avvolto un mantello violaceo bordato da disegni dorati. Con la mano altsinistra regge il bastone fiorito e con la destra porta per mano Gesù giovinetto che indossa una veste, rosa carico, decorata intorno al collo e al bordo delle maniche da una larga fascia dorata. Intorno altal capo del Santo e di Gesù è dipinta l’aureola. L’opera può essere attribuita ad artista meridionale del XIX secolo. La cornice è dorata e finemente intagliata. Nella altparte superiore, la cornice è sormontata da un medaglione recante in alto rilievo il monogramma S G. La cornice altpotrebbe essere stata realizzata da intagliatori locali.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:33 )

 

La Cattedra lignea

Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

In legno dorato, presenta una ricca e variata decorazione. Le due altgambe anteriori sono a forma di zampa di leone, con, in alto, una foglia d’acanto; le posteriori altsono scanalate. Il sedile, imbottito, è ornato da una cornice con motivo a foglie e, davanti, da un piccolo fregio che incastona lo stemma della chiesa confraternita del Ss. Rosario alla quale apparteneva. I braccioli, altcollegati alla cornice del sedile da due pesci, sono arricchiti da una foglia d’acanto. L’opera altè collocabile intorno al XIX secolo e venne verosimilmente scolpita da intagliatori locali. A Scilla, infatti, dalla fine del XVIII secolo e per tutto il seguente operarono varie famiglie di intagliatori che ornarono quasi tutte le chiese del luogo.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:33 )

 


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