Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.
La chiesa di Santa Maria di Portosalvo sorge al centro del quartiere Chianalea. Una bella scalinata dai gradini in pietra granitica conduce al sagrato. La facciata, in stile neoclassico, è realizzata in cemento bianco e polvere di marmo che ovviamente rendono lucente la struttura. Quattro semicolonne dal fusto scanalato racchiudono al centro il portale. Questo racchiude un portone dalle squadrate linee settecentesche. La parte alta della struttura è costituita da un timpano che, sormontato da una croce in marmo, racchiude al suo centro un tondo che rappresenta, in altorilievo, la figura della Vergine di Portosalvo dai lineamenti simili a quelli della scultura lignea venerata all’interno della chiesa. Nella parte posteriore si trova il campanile che, di forma quadrangolare, è sovrastato sensibilmente dalle pareti dell’abside. L’interno, da completare artisticamente, è a navata unica. A fianco del portone d’ingresso sono collocate due vetrine in legno che custodiscono, quella di sinistra (di stile classico) una statua lignea di Santa Teresa di Gesù Bambino del 1921 e quella di destra (di stile gotico-veneziano) una statua in cartapesta di scuola leccese di Santa Lucia, realizzata nel 1926. Alle pareti sono affisse delle tele provviste di cornice raffiguranti le stazioni della Via Crucis, collocabili intorno al XIX secolo. Sulla navata destra sono collocate le statue dei Santi Medici Cosma e Damiano del 1901, più avanti si trova quella che funzionò per circa trent’anni da Mensa Eucaristica. Realizzata originariamente come altare di Santa Lucia, quest’opera del 1911 è interamente in legno. Due colonnette classiche sorregono la Mensa e incastonano al centro due rami di acanto intrecciati. Infine, nella parte anteriore della navata, è collocato il pulpito ligneo. Dalle linee settecentesche, è dipinto a marmo ed interamente decorato da intagli in altorilievo. Sulla parte anteriore della navata sinistra è collocato l’unico altare laterale in marmo. Questo è dedicato al Ss. Crocifisso. La mensa in marmo sormontata dal Tabernacolo sorregge la parte superiore costituita da una nicchia formata da un arco a tutto sesto che racchiude la statua del Cristo in croce. Quest’opera settecentesca colpisce per l’esecuzione anatomica perfetta. I muscoli sono contratti e in tensione, le mani chiuse e i piedi quasi contorti. Il Cristo ha per aureola un tondo argenteo sbalzato e cesellato con motivi floreali. Ai due lati due angeli portacandelabro a tuttotondo e dipinti al naturale sorregono una cornucopia dorata sormontata da candela ed hanno il capo rivolto verso il Cristo. A fianco dell’altare laterale è collocata la statua della Vergie di Portosalvo. La statua, riconducibile al XVIII secolo, ha un volto materno sereno ed è collocata su di una vara processionale. Questa è costituita da quattro bellissime aquile con le ali spiegate lavorate minuziosamente nei più piccoli particolari, simbolo della forza, ma adatte, a differenza dei leoni, ad una figura femminile, che sorreggono la parte alta lavorata con motivi floreli e festoni collegati tra di loro. Il pavimento è costituito, ai lati, da lastre di marmo bianco intervallate da lastre di marmo nero sistemate a rombi. Al centro un corridoio realizzato da piccole lastre di forma rettangolare in marmo rossastro, intervallate da piastrelle quadrate in marmo bianco, apre al centro una botola dalla quale sarà ammirabile la cripta sottostante. Il tetto, poggiante su cornicione con al di sotto una decorazione composta da festoni e stemmi con all’interno un’ancora in gesso, è interamente in legno. La zona absidale, rialzata rispetto alla navata, è separata dalla stessa da una balaustra in marmo bianco con cancelletto in bronzo e da due semicolonne quadrate con capitelli e basi in tufo. Al centro vi è la Mensa Eucaristica in marmo bianco che ha come decorazione del paliotto una croce raggiata in altorilievo. A sinistra vi è la cattedra mobile in legno intagliato e dorato e a destra un organo a canne del XVIII secolo. L’opera è finemente lavorata nella parte superiore. Nel centro si trovano due serie di canne e nella parte inferiore la tastiera. L’organo è tutt’oggi azionabile a mano dalla sacrestia attraverso un sistema di mantici. Sullo sfondo l’altare maggiore. Interamente in marmo bianco presenta come paliotto la figura di Santa Lucia in altorilievo. Sul lato sinistro, sempre in altorilievo, sono raffigurati, all’interno di uno stemma, una rosa dei venti ed un compasso, simboli riconducibili all’attavità dei pescatori di Chianalea. Il tabernacolo, in marmo grigiastro, racchiude una porticina in argento sbalzato raffigurante, in altorilievo, il Sacro Cuore di Gesù assiso su delle nubi. L’altare è sormontato da una grande tela che, provvista di cornice lignea finemente lavorata, raffigura la Vergine di Portosalvo tra i Santi Medici Cosma e Damiano con sullo sfondo il panorama di Scilla. Il pavimento è interamente in rombi bianchi e neri, mentre il tetto, rialzato rispetto alla navata, è anch’esso interamente in legno.
NOTIZIE UTILI
SUPERFICIE AULA: mq 170
POSTI A SEDERE: 50 (in n° 10 banchi)
POSTI IN PIEDI: 80
TOTALE POSTI: 130
COME ARRIVARE
Sia per chi proviene da Nord che per chi proviene da Sud dell’Autostrada Salerno–Reggio Calabria, usciti a Scilla, imboccare lo svincolo di collegamento con la SS 18. Percorrendo lo stesso, sulla destra si vede il Castello. Arrivati dunque sulla statale 18, girare verso destra (sud) e, percorrendo circa 500 metri, si arriva in piazza Matrice. Conviene posteggiare nei dintorni della stessa imboccando la strada di accesso pedonale per Chianalea. Percorrendo circa 200 metri la chiesa appare sulla sinistra. Sia per chi proviene da Nord che per chi proviene da Sud della SS 18, una volta arrivati a Scilla, proseguire verso il castello (è facile seguirlo perché si vede da entrambe le direzioni). Arrivati in piazza Matrice conviene posteggiare nei dintorni della stessa imboccando la strada di accesso pedonale per Chianalea. Percorrendo circa 200 metri la chiesa appare sulla sinistra.
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