La Mensa eucaristica
Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.
La mensa Eucaristica è stata introdotta dalle norme del Concilio Ecumenico Vaticano II. In tutte le chiese costruite prima degli anni ’60 le Mense Eucaristiche sono state realizzate recuperando elementi antichi. Spesso, ad esempio, le Mense sono composte da quelle che furono le colonnette delle vecchie balaustre, altre volte ammiriamo Mense realizzate utilizzando pannelli marmorei originariamente appartenenti ai vecchi pulpiti o, ancora, vennero realizzate utilizzando marmi appartenuti agli antichi altari maggiori. Quest’ultimo è il caso della Mensa Eucaristica della chiesa della Santa Croce. Questa è composta da due blocchi rettangolari in marmo che sorreggono la Mensa soprastante. Questi blocchi sono in marmo intarsiato. All’interno di uno scudo sormontato da un elmo sono incise delle iscrizioni in latino. Nel pannello di destra l’iscrizione informa che quel blocco apparteneva all’altare della chiesa distrutta dal terremoto del 1783 e che i fedeli lo traslarono nella nuova struttura. Ma la nuova chiesa non è l’attuale ma quella che venne distrutta dal terremoto del 1908. Questo lo si apprende leggendo le iscrizioni del pannello di sinistra nel quale c’è scritto che l’altare venne ricomposto nel 1826 a spese della famiglia Gullì e don Francesco Fusco era il parroco reggente della parrocchia.
Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:38 )